Nasciamo in rapporto con una alterità che pian piano iniziamo a riconoscere come tale. Uscire dalla simbiosi e dal narcisismo ci fa distinguere tra un fuori e un dentro, tra un Io e un Non Io. Esiste una spinta che ci fa crescere con la consapevolezza di doverci rapportare e confrontare con l'altro da sé, ma esiste anche una spinta regressiva che ci vuole riportare al narcisismo e alla simbiosi. Questa spinta regressiva può investire il gruppo di appartenenza, gruppo con il quale c'identifichiamo e misuriamo la nostra autostima: allora iniziamo a stabilire confini precisi tra ciò che è simile a noi e ciò che è diverso. Se questo confine serve a dire "Io sono questo!" è un confine utile, è il confine dell'identità, che ha bisogno, per svilupparsi, del confronto con l'altro. Talvolta, però, quando l'identità è debole e nasce la paura di perdersi nell'altro o di essere invaso dall'altro, questo confine diventa barriera difensiva, dove l'altro è nemico minaccioso, un altro da sé con cui non è possibile alcun incontro. E' il fenomeno della "coesione narcisistica": la misura del proprio essere gruppo e della sua forza sta nel contrapporsi ad altri gruppi.
In un clima culturale avvelenato dalle paure, rimanere aperti al rapporto e al confronto con l'altro da sé diventa un difficile esercizio che c'interroga continuamente sui nostri stereotipi e i nostri pregiudizi. DiversaMente vuole essere uno spazio nel quale sviluppare una riflessione su questa dimensione fondamentale dell'esistere, l'alterità, nella convinzione che imparare a rapportarsi alla differenza dell'altro costituisca l'unica prospettiva per una crescita come esseri umani. Questa differenza dell'altro si può declinare in diversi modi: la differenza di genere, la differenza etnica, la differenza dei diversamente abili. Sono questi i temi di cui questo spazio intende occuparsi, intrecciando i saperi delle Scienze Umane: filosofia, pedagogia, psicologia, etologia,antropologia, sociologia.Benvenuti!
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